“IL VESCOVO RITROVATO P. BENIAMINO DA SAN GIOVANNI IN GALDO Vicario Apostolico in Cina (1843-1888)
Dal Molise alla Cina nel nome di Dio e di San Francesco
Alla scoperta di una straordinaria vita missionaria con il libro “IL VESCOVO RITROVATO P. BENIAMINO DA SAN GIOVANNI IN GALDO Vicario Apostolico in Cina (1843-1888)” -
Palladino Editore
di Generoso D'Agnese
Chiunque abbia varcato i confini della Cina per conoscerne usi e costumi ha dovuto fare i conti con il rigido protocollo millenario di una società costruita sul potere dei mandarini. Per chi ha tentato, nei secoli, di penetrare la nebbia della religione, la fatica sarebbe stata amplificata dall’ostracismo del potere induista e dai dettami confuciani spesso impermeabili al tentativo di evangelizzazione. Eppure, nel corso dei secoli, decine di missionari hanno cercato di portare la parola di Dio nel vastissimo territorio cinese incontrandovi diverse volte anche la morte. Matteo Ricci, Alessandro Valignano, Fra Giovanni da Montecorvino rappresentano solo la punta di un iceberg evangelizzatore che conta numerosi eroi e decine di martiri, e le cui vite meritano tutte di essere ricordate per il coraggio con cui affrontarono l’ignoto mondo culturale cinese. Anche Fra Beniamino Geremia, al secolo Nicola Maria, nato a San Giovanni in Galdo (CB) il 30 marzo 1843, si inserisce in questa eroica epopea missionaria e se oggi ne conosciamo i contorni lo dobbiamo alla tenacia di
Giovanni Mascia, che ha dedicato anni di ricerche per recuperare la memoria del missionario per poi riproporne la storia in un affascinante volume dal titolo “IL VESCOVO RITROVATO - Padre Beniamino da San Giovanni in Galdo, Vicario apostolico in Cina (1843-1888)”.
L’autore, attraverso le pagine del libro, ci permette di conoscere la figura e le gesta di un missionario francescano che per circa venti anni si dedicò all’evangelizzazione in Cina, operando condizioni di vita durissime in un territorio costantemente sotto il giogo di inondazioni, fame, epidemie, e nel quale la vita dei contadini e degli stessi missionari - malvisti dal ceto amministrativo cinese - era contrassegnata da “ pane e acqua e bastonate”. Entrato giovanissimo nell’Ordine dei Frati Minori Francescani, provincia di San Ferdinando di Molise, Nicola Maria Geremia nel 1860 professaò i voti semplici nel Convento di Santa Maria della Vigna a Pietravairano e intraprese gli studi di filosofia e teologia nella stessa provincia prima di riparare a Roma, a seguito dei provvedimenti anticlericali del nuovo Regno d’Italia. A Roma con ogni probabilità fu ordinato sacerdote e frequentò il Collegio Missionario di San Bartolomeo all’Isola Tiberina. Giovanni Mascia studioso di storia, letteratura, dialetto e tradizioni popolari del Molise, traccia un ritratto mirabile di un missionario che con il nome di Fra Beniamino, a partire dal 1870, si distinse nella sua missione cinese per il candore e l’animo umile, per zelo religioso e da pietà e disponibilità costante e assoluta a beneficio delle povere popolazioni.
Il suo alacre impegno gli valse, nel 1884, il rango di vescovo titolare di Usula e coadiutore del Vicario Apostolico dello Chang-tong, P. Eligio L’anno seguente, alla morte di P. Eligio, ereditò la carica di Vicario Apostolico, continuando ad operare nel difficile territorio dello Chan-tong mettendo a durissima prova la sua pur forte fibra. Di ritorno da una missione nell’antica capitale Xe-olli-tchoang, raggiunta a piedi dopo giorni e giorni di marcia incessante, venne colpito da febbre tifoide ma nonostante la salute malferma continuò nella sua missione per poi morire prematuramente il 29 dicembre 1888 nella sua residenza di Tsi-nan-fu (oggi Jinan), capitale dello Shandong, dopo aver celebrato con la devozione di sempre le cerimonie liturgiche natalizie, a soli 45 anni. Grazie al copioso materiale d’archivio inedito, conservato presso l’Archivio Segreto presso il Palazzo Apostolico Vaticano, presso l’Archivio Storico di Propaganda FIDE – Università Urbaniana, Città del Vaticano, e presso l’Archivio storico dei Frati Minori della Provincia Monastica di Puglia e Molise, Giovanni Mascia ha potuto alzare il velo dell’oblio dalla straordinaria vita di Fra Beniamino, regalando ai lettori una monografia di grande impatto emotivo.
Il 28 agosto del 2022 la posa di una lapide commemorativa e la solenne presentazione nella chiesa parrocchiale di San Giovanni in Galdo de “Il Vescovo ritrovato. Padre Beniamino da San Giovanni in Galdo, Vicario apostolico in Cina (1843-1888)” hanno restituito alla storia un protagonista della straordinaria epopea francescana missionaria, che facilmente si potrà definire degno seguace di san Francesco.
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