Abruzzo and Molise Heritage Society di Washington
IL TALENTO ABRUZZESE DI WASHINGTON
di Dom Serafini
L'Abruzzo and Molise Heritage Society (Amhs)
di Washington D.C. é forse l'unica associazione abruzzese nel mondo ad
annoverare fra i suoi 300 soci (per la maggior parte abruzzesi) scrittori,
scienziati, professori universitari, diplomatici, amministratori governativi ed
artisti.
Non solo, Amhs pubblica una newsletter sia
cartacea che digitale, offre due borse di studio l'anno di 4.000 dollari
ciascuna, organizza conferenze (la piú recente con la giornalista Domenica
Marchetti, originaria di Chieti) ed ha una linea di merchandising acquistabile
dal sito web: www.abruzzomoliseheritagesociety.org
da s. a d.: Nancy DeSanti, vice presidente; Omero Sabatini, ex presidente e co-fondatore; Maria D'Andrea, presidente. |
"Non organizziamo viaggi in Abruzzo
perché molti dei nostri soci hanno case nella Regione", spiega Maria
D'Andrea, a capo dell'associazione dal 2012 e quinto presidente dalla sua
nascita, 17 anni fa.
A creare Amhs fu il padre di Maria, Lucio
(originario di Roccamandolfi, mentre la madre é nata a Pacentro), assieme
all'ex diplomatico americano Omero Sabatini, che é nato a East Chicago (nello
stato dell'Indiana), ma é cresciuto a Secinaro, paese nativo dei genitori.
Sabatini, che ha pure ricoperto la carica di
presidente di Amhs, ha anche tradotto in inglese "I Promessi Sposi".
Maria D'Andrea ha organizzato l'incontro con
un gruppo di abruzzesi alla "Casa Italiana", distante pochi isolati
dal Congresso americano. "La sede non é nostra", precisa D'Andrea,
che di professione fa la dirigente al Ministero del Commercio Usa come
responsabile per il settore tessile, "ma l'affittiamo dalla societá
associata con la Chiesa Del Santo Rosario".
Sergio Fresco di Lanciano mostra la T-shirt dell'Amhs |
Tra i presenti all'incontro vi era anche Joe
Novello, originario di Montazzoli, pensionato dalla Nasa dove, nel 1990, ha contribuito allo
sviluppo del telescopio spaziale Hubble. Mancavano il professore della Johns
Hopkins, Carmine J. Spellane ed il giornalista del "Washington Post",
Mike De Bonis (di Secinaro), mentre in rappresentanza dell'artista della
ceramica, Roberto Paolinello (di Pescara), D'Andrea ha portato un catalogo
delle sue opere.
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