Lo spirito natalizio degli abruzzesi nei paesi caldi
di Dom Serafini
La
neve, Santa Claus, la Befana, il focolare, il panettone e le luci:
tutti elementi che rendono il Natale un evento speciale, almeno per gli
abruzzesi dell'emisfero nord. L'Abruzzo poi, con le sue montagne
imbiancate e le palme lungo la costa, potrebbe essere la cartolina del
Natale hollywoodiano. Per gli abruzzesi che risiedono nell'emisfero sud,
dove il 25 dicembre é l'equivalente del ferragosto italiano, il
rapporto con il Natale é meno visivo e piú famigliare. Per Paolo De
Francesco, originario di Atessa e residente a Monterrey, il
Natale é tradizionale, ma alla messicana. "Qui il 25 dicembre lo si
festeggia mangiando all'aperto assieme alla famiglia, visto che la
temperatura é sui 30 gradi", spiega, poi specifica che a festeggiare il
Natale si inizia "la prima settimana di dicembre con la tradizione delle
'posadas', con la gente che esce per strada a cantare inni religiosi e a
chiedere cibo e alloggio ai vicini". Luciano Borsari, originario di
Guardiagrele, ha la distinzione di abitare in tre diverse cittá dove il
Natale é in estate: Caracas, Rio de Janeiroe San Diego(e
anche brevemente a Waikiki, Hawaii). "A Natale in Venezuela si va al
mare.
A Rio, a San Diego e a Waikiki, Babbo Natale arriva sulla tavola
da surf. A casa l'albero ed il presepe non mancano mai, e le tradizioni
rimangano simili a quelle dei paesi freddi", spiega. Borsari ha vissuto
a Guardiagrele (paese della madre) per 10 anni a partire dal 1967. In
Argentina, a Maipu, paese vicino Mendoza, dove risiede Rosina
Cicchitti originaria di Pollustri, "il 25 dicembre si fa una scampagnata
in montagna per rinfrescarsi", racconta, "in paese fa troppo caldo (dai
35 a 38 gradi), ma ci si abitua. Peró mi da fastidio quando sull'albero
di Natale e sul presepio mettono la farina per rappresentare la neve".
Per Massimo Pasquarelli, originario di Pizzoferrato, "Tra il caldo di Singaporee
mia moglie buddista, per me non é certo più un natale tradizionale. Il
nostro albero di Natale é diventato sempre più piccolo, quest'anno é di
30cm.
Con temperature sui 32 gradi si vedono per strada ragazzi con il
berretto di Babbo Natale, che con tanto di sudore cantano canzoni
natalizie. Qui, si crea l'effetto neve con della schiuma di sapone per
far felici i bambini". Per Antonio de Fabritiis, originario di Penne, "A Cubail
Natale è tornato ad essere giorno festivo solo dopo la visita del Papa
nel 1998. Ora c'é una festa chiamata 'Noche Buena' cioé la vigilia di
Natale quando si organizza una grande cena familiare. Gli abruzzesi
tengono viva la consuetudine sia del Presepio che dell'albero di Natale,
ma non
c'è l'atmosfera natalizia e per le strade non ci sono gli addobbi. Il
clima caldo non aiuta a far sentire l'atmosfera di festa e si festeggia
andando in qualche spiaggia".
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