Un grande cuore emiliano-romagnolo nel centro del Canada

 

Un grande cuore emiliano-romagnolo nel centro del Canada

 

di Generoso D'Agnese

 


 

Hanno appena festeggiato i 40 anni di attività e non intendono minimamente fermare il loro entusiasmo coraggioso. Gli emiliani di Ottawa, guidati da Larry Bertussi (presidente), Marianna Sterlini e Alessandro Sidoli (vicepresidenti) lavorano alacremente a una prossima ripresa delle attività tenute tutte in stand by dalla pandemia.

«L'Associazione Emiliana di Ottawa è nata nel Autunno del 1979  grazie a un gruppo di immigrati provenienti dall'Emilia-Romagna che si sono ritrovati nella Capitale Canadese tutti animate dalla voglia di lavorare e di un po’ di fortuna. Tra di loro vi erano anche mio nonno e mio padre emigrati da Bardi (Parma). Uniti da un eccezionale spirito di fratellanza, essi diedero vita al primo nucleo che poi inglobò anche altre famiglie residenti nella grande citta di Ottawa».


 

Marianna Sterlini oggi è vicepresidente del sodalizio ed è orgogliosa di rappresentare la prima generazione di emiliano-romagnoli nati in Canada e di portare Avanti il percorso inaugurato da Giorgio Bernabo.

«Il presidente attuale è Larry Bertuzzi, mentre la vicepresidenza la condivido con Alessandro Sidoli, nipote proprio di Giorgo Bernabo.  La mia famiglia ha sempre partecipato, fin dalla sua nascita, alle attività di questa associazione e i nonni mi hanno inculcato la  passione per questa attività. Da dieci anni aiuto il sodalizio proseguendo il lavoro iniziato dai miei nonni e condividendo la passione che hanno tutti coloro che fanno parte   del comitato. Tutti uniti da un  grande senso di orgoglio per quanto iniziato dai nostri antenati oltre 40 anni fa».

Nel comitato esecutivo di un sodalizio che conta oggi  più di 120 soci, operano  anche Sue Lagasi (tesoriere), Giuliana Zucconi (segretaria) e i consiglieri  Alexa Bernabo (rappresentante dei giovani), Maureen Bernabo, Aldo Chiappa, Dan Emburry, Carla Minoli Lappa, Carlo Rossi, Mario Rossi, Marcello Sterlini, Sandra Sidoli, Tina Sidoli e Giuliano Zucconi. 


 

«Abbiamo un legame stretto con la chiesa di Sant’Antonio di Ottawa, il cui parroco celebra la messa nella giornata del nostro raduno annuale. Balli e feste a tema, gare e giochi di società rappresentano però solo il lato allegro di una comunità che si è sempre  unita nelle proposte culturale che permettessero di non perdere il legame con la cultura regionale e italiana. Il prossimo progetto che vogliamo fare è quello della costruzione di un albero genealogico dei soci, partendo dai primi immigranti. Il progetto mostrerà  come siamo cresciuti negli anni e permetterà di capire il senso di  grande famiglia che permea l’attività dei soci. Tanto che uno degli obiettivi futuri sarà proprio quello di attirare sempre piu giovani nell’attività quotidiana dell’associazione».

Rinomata in tutto il mondo per la sua buona cucina, l’Emilia-Romagna anche nella capitale del Canada fa rima con tradizione gastronomica. E se è forte la voglia di scoprire la terra d’origine con viaggi annuali, altrettanto forte è il desiderio di apprendere i segreti delle ricette tradizionali.


 

«Il nostro obiettivo  primario – spiega la vicepresidente – è quello di  riunire le persone per mantenere viva la cultura e le tradizioni della nostra regione. I nostri eventi però non sono esclusivi ma aperti a tutti gli italiani che speriamo di vedere sempre numerosi. Le nostre iniziative benefiche cercano sempre un approccio legato all’appartenenza come quello che vide la raccolta fondi  per il terremoto del 2012 che colpì l'Emilia.  In occasione del  25esimo anniversario pubblicammo il   libro  "Alla Tavola Della Nonna - Traditional Recipes of Emilia-Romagna and More” che nelle sue oltre 300 pagine raccoglie storia, cultura e ricette tradizionali.  In occasione del 40esimo anniversario erano presenti oltre 200 persone e tutte hanno ricevuto una confezione di marmellata di Modena che sicuramente sarà stata utilizzata per realizzare le ricette del libro. Da molti anni organizziamo un torneo di golf il cui ricavato viene destinato all’Heart Institute dell’ University of Ottawa, il più grande e importante centro di cure cardiologiche  del Canada. E’ il nostro modo di restituire qualcosa a una struttura che ha curato molti nostri soci».  

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