I Daddario: dall’Intelligence a Hollywood

 

I Daddario: dall’Intelligence a Hollywood

 di Generoso D'Agnese



Oggi i nomi di  di Alexandra e Matthew Daddario fanno capolino nei titoli dei maggiori successi cinematografici di Hollwywood. In pochi però associano il loro nome a una storia che unisce l’Abruzzo all’America fin dalla fine dell’Ottocento. Quello dei Daddario è infatti un nome importante nella storia americana anche se ha perso la sua originalità delle radici, e nasce tra le montagne dell’Abruzzo. Attilio Dante D’Addario nacque a Ofena  il 10 marzo 1890. Sua moglie, Giovina Ciovacco nacque invece a Carpineto della Nora il 5 novembre del 1893 per poi vivere la prima parte della sua vita a Loreto Aprutino. I due ragazzi, una volta sposati, intrapresero il viaggio che tanti altri conterranei avevano già fatto e si imbarcarono alla volta degli Stati Uniti. A Ellis Island i D’Addario persero, loro malgrado, l’accento divenendo per gli americani Daddario, e si stabilirono a Newton, in Massachussetts. Il 24 settembre 1918 vi nacque il quarto dei loro sei figli , Emilio Quincy  Daddario, che dopo aver frequentato le scuole pubbliche a Boston e la Tilton Academy a Newton, si laureò alla Wesleyan University di Middletown (Connecticut) nel 1939. 


Emilio  frequentò  poi la   Boston University Law School dal 1939 al 1941, per poi ottenere la specializzazione alla University of Connecticut nel 1942. Nei suoi anni giovanili Emilio si distinse, oltre che per i suoi ottimi risultati negli studi, anche per le sue prestazioni sportive, divenendo uno dei protagonisti dello sport universitario.  Mentre frequentava la Wesleyan University, fu un atleta di spicco e capitanò la squadra di football americano nel 1938 ricevendo la Major Valuable Player Award (meglio noto come MVP award) sia per il football che nel baseball. La guerra non lasciò indifferente il figlio degli immigrati di Ofena.  Sposatosi con Berenice Carbo nel 1940 Emilio si arruolò infatti, come tanti, nel febbraio del 1943 e venne subito contattato da Max Biagio Corvo, giovanissimo capo delle operazioni in Italia dell' Oss, originario di Melilli, che già dalla fine del 1942 pianificò, con un dettagliato piano d' intelligence, l' occupazione della Sicilia dell' estate del ' 43 e la successiva totale liberazione dell' Italia dal giogo nazi-fascista. Corvo, che conosceva Daddario per aver vissuto nella sua stessa città (Middletown) decise di voler avere nella sua squadra di “intelligence” la giovane stella  del football americano, applaudito campione nella squadra della Wesleyan University.  Emilo inoltre conosceva perfettamente  diverse lingue e si integrò bene  con i siciliani, consolidando con lo stesso Corvo  una amicizia che durerà per tutta la vita.

 


Entrato a far parte del servizio segreto con il nome in codice di Mim (774 il numero di identificazione),  Emilio partecipò a tutte le fasi della campagna d’Italia. Arrivato a Palermo nel dicembre del 1943, restò poco tempo  negli uffici dell' Oss siciliano per essere poi trasferito    nel nuovo comando operativo di Brindisi con l' incarico di vice di Corvo e il grado di capitano. Nell' aprile del 1945, quando ormai la sorte della Repubblica di Salò erano segnata, il capitano Daddario si trovava in Svizzera alle dirette dipendente di Allen Dulles, direttore del Oss per l' Europa e futuro capo della Cia. Fu però richiamato in Italia da Corvo per un compito della massima delicatezza: la cattura di Mussolini e di alcuni ministri della Repubblica sociale di Salò in fuga sulle montagne piemontesi . L’ufficiale italo-americano giunse   in Italia senza rivelare il suo vero scopo  e cercò di intuire le mosse dei partigiani che usarono la migliore strategia per per sviare ogni indizio che potesse portare gli Alleati sulle tracce del Duce. Nei terribili ultimi giorni dell’epoca fascista, Daddario tentò di anticipare in tutti i modi i partigiani per catturare vivo Mussolini ma purtroppo fallì questa missione. I  documenti di riconoscimento di Walter Aulisio erano stati firmati dallo stesso Daddario, all' oscuro degli ordini che il Clnai aveva dato al "colonnello Valerio" di uccidere il Duce.


 


Daddario si riscattò però subito dopo, sottraendo alla giustizia dei  partigiani i generali della Rrs Rodolfo Graziani, Ruggero Bonomie Rosario Sorrentino. Graziani sarebbe poi stato recluso in un campo di prigionia ad Algeri e avrebbe testimoniato l’azione di  Daddario ringraziandolo per avergli salvato la vita.

Insignito della “Legion of Merit” e la stella di bronzo americana e della  medaglia d’argento italiana, una volta tornato a casa Emilio Daddario riprese la professione di avvocato e divenne membro della Connecticut National Guard; dal 1946 al 1948 fu sindaco di   Middletown, Conn., 1946-1948;  e giudice della Corte municipale della stessa città fino al 1950 . 

 


In quell’anno infatti rientrò di nuovo in servizio attivo nella  43 Divisione  del Connecticut National Guard per combattere in Corea. Daddario operò come maggiore e sul finire del conflitto fu inviato in Giappone, prima di rientrare definitivamente a casa nel 1952. L’italo-americano decise di continuare il suo impegno politico e fu eletto deputato (tra le fila dei Democratici) nel 1958 , lavorando in tale veste fino al 1971 . Nel 1970 si candidò governatore del Connecticut  e nel 1973 iniziò il  proprio servizio come direttore dell’ Office of Technology Assessment.


 

"Per i suoi continui contributi alla scienza e al benessere nazionale durante gli anni in cui ha servito come membro del Congresso", Daddario ha ricevuto la Medaglia per il benessere pubblico dalla National Academy of Sciences nel 1976. È stato presidente dell'American Association for the Advancement of Science dal 1977 al 1978. Dal 1979 al 1989 è stato copresiedente dell'American Bar Association 's Association for the Advancement of Sciences e della Conference of Lawyers and Scientist. 

Emilio Quinci Daddario morì il 7 luglio del 2010 a Washington lasciando dietro di sé i figli  Richard, Anthony e Stephen .  Richard ( sposato con Christina)  pubblico ministero ed ex capo dell'unità antiterrorismo del Dipartimento di polizia di New York City, è il padre di Alexandra Anna, Mattew  e Caterine, con i primi due figli destinati a diventare stelle di Hollywood.

Nata a New York il 16 marzo 1986, Alexandra decise di diventare attrice dopo aver assistito al musical di Broadway “I Miserabili”. Mantenendo fede alla tradizione di famiglia,  ha praticato con successo diversi sport, tra cui il nuoto  e ha studiato per anni il pianoforte, frequentando    il prestigioso liceo femminile Brearley di New York.. Proprio nel collegio ha svolto le sue   prime attività teatrali, vestendo i panni di Ortensio ne “La bisbetica domata”.  Al    secondo anno della High School decise di iscriversi alla Professional Children's School, pensata per gli studenti impegnati nel mondo dello spettacolo, proseguendo poi gli studi nel  Marymount Manhattan College. 

 


Dopo aver debuttato in televisione, a dodici anni, in uno spot della Barbie, Alexandra nel 2002 ha iniziato il suo percorso cinematografico lavorando nel  cortometraggio di Jim Bernfield, Best Thanksgiving Ever, presentato al 15° Columbia University Film Festival.   Nel 2009 ha ottenuto il ruolo ri di Kate in  “White Collar”    che le ha dato una discreta notorietà. Negli anni del College ha interpretato ruoli minori anche sul grande schermo, in film quali “Il calamaro e la balena”, “L’amore giovane”, “The Babysitters”, “The Attic”. Ha interpretato  il suo primo ruolo da protagonista nello slasher  Bereavement di Steven Mena, girato nel 2007, ma uscito solo nel 2011. Il grande successo cinematografico è arrivato  nel 2010 con il primo film della serie Percy Jackson “Il ladro di fulmini”. In seguito Alexandra appare in 5 episodi della terza stagione di “Parenthood” e nella commedia “Libera uscita”.  Nel 2013 è stata protagonista dell’Horror “Non aprite quella porta 3D” tornando poi sul set del secondo capitolo della saga di Percy Jackson, “Il mare dei mostri”.  Nel 2014   Alexandra è stata  una delle interpreti principali di  “Buying The Ex”  una  commedia horror   presentata fuori concorso al  Festival del Cinema di Venezia. 

Nel 2015 è tornata sul grande schermo con il “San Andreas”  e nel  2016, ha avuto un piccolo ruolo nell'adattamento cinematografico del romanzo di Nicholas Sparks “The Choice. Nel 2017 è stata scritturata per il ruolo di Summer nella versione cinematografica di e nello stesso anno è stata co-protagonista della commedia “Un uragano all’improvviso”.  “We Have Always Lived in The Castle”, “Se ci conoscessimo oggi” e  “Nomis” del 2018,, “Sai tenere un segreto?” nel 2019, Lost Girl ad Love Hotels (2020) e Songbird (2021) rappresentano le ultime fatiche di un’attrice che nel 2010 è stata candidata agli MTV Awards  come attrice rivelazione per il film Percy Jasckson e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini, nel 2013 è stata candidata   per “Non aprite quella porta 3D”, nel 2015   come miglior attrice in un film d'azione per “ San Andreas” e nel  2017, come miglior attrice di un film commedia (Baywatch).   

Il fratello Matthew, nato a New York il 1 ottobre 1987, ha frequentato invece la Collegiate School  per poi studiare business a Bloomington nell’Università dell’Indiana   laureandovisi nel 2010. Ha debuttato con il corto “The Debut” del 2012 per poi iniziare il percorso cinematografico nel 2013 con il film “Passione innocente”. Sempre nel 2013 ha  interpretato la  commedia “Delivery Man . Nel 2014   ha recitato nel film “Il tempo di vincere” e l’anno seguente     in “Va a finire che ti amo”. Il 2015 lo ha visto un protagonista della serie televisiva “Shadowhunters” mentre nel 2016 dopo aver preso parte al film horror “Cabin fever”, ha diretto e interpretato “The Last Hunt” presentato al SoHo International Film Festival.  

Sposatosi nel  2017,  Matthew ha collezionato negli ultimi anni una parte nel film “Trust” e ha partecipato alla serie TV “Tommy”. Anche per lui sono arrivati diversi riconoscimenti dal Mtv Fandom Award  (candidatura  per la "Ship of the Year")  e dal Teen Choice Award.

 

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