Carmencita Tonelini Pereira: nel nome dell'acqua pulita

 

Nel nome dell’acqua pulita

Brescia conferisce il Premio “Connessione Italia Brasile” a Carmencita Tonelini Pereira

 


di Generoso D’Agnese

 

Un ponte fra Brescia e il Brasile in nome di una risorsa scarsa e strategica come l’acqua. Questo in sintesi il progetto “Wash in School 36” che impegna a tempo pieno la giovane dottoranda brasiliana Carmencita Tonelini Pereira, premiata a Brescia con il premio “Connessione Italia Brasile”.

Carmencita Tonelini Pereira sta svolgendo il suo dottorando di ricerca in Metodologie e tecniche appropriate nella cooperazione internazionale allo sviluppo del CeTAmb (Università degli studi di Brescia) affidando le proprie ricerche, oltre che alla stessa CeTAmb, anche alla sapienza tecnologica della  Fondazione Sipec, alle Acque Bresciane, e a numerosi partner brasiliani. Il progetto triennale “Wash in School 36” è nato per migliorare le condizioni igienico sanitarie in 36 scuole comunali di Anapolis (Brasile) ma le sue applicazioni potranno essere utilizzate a livello planetario. Il 25% della popolazione mondiale si trova infatti oggi in una condizione di stress idrico, ovvero con concrete difficoltà – se non impossibilità a utilizzare acque di qualità.

 


 

Il primo progetto “Wash”, avviato nel 2018 da Fondazione Sipec e CeTAmb LAB, ha incontrato fin dall’inizio l’entusiasmo di Carmencita Tonelini Pereira, che all’Università di Brescia sta frequentando il dottorato in Ingegneria in Metodologie e tecniche appropriate nella cooperazione internazionale allo sviluppo (DICACIM) presso il CeTAmb LAB.  La giovane    è presidente della ONG 4 Elementos, che ad Anapolis ha   realizzato un sistema per trattare le acque di scarico in una scuola rurale dove era emersa una forte contaminazione dell’acqua da Escherichia coli. Il sistema ideato dal gruppo di studio permette di trattare le acque reflue, riciclare l’acqua e, grazie a batteri “buoni”, produrre micronutrienti per le piante che vengono coltivate sopra il serbatoio, in questo caso alberi di banane che producono anche cibo. 

 

 


Nel biennio 2018/2019 il progetto Wash ha interessato 12 scuole di Anapolis e le ultime analisi hanno dimostrato che la contaminazione, che all’inizio del progetto riguardava il 58% dei siti, si è azzerata. Il futuro prossimo vedrà “Acque Bresciane” impegnata a finanziare il lavoro di sinergia che  in campo tecnico, vedrà la creazione di un’app che consente di monitorare il sistema di gestione dei filtri. Fondazione Sipec,  e Acque Bresciane si adopereranno a risanare tre sorgenti e a piantumare 1.500 alberi.
Fra i partner dell’iniziativa, oltre alla ONG 4 Elementos, vi sono anche la Prefettura di Anapolis, il laboratorio Cetamb LAB dell’Università degli Studi di Brescia, lo Studio architectura Viva, l’Università statale di Goias, Istituto Federale di Goiás, il sindacato dei metallurgici di Anapolis e Aqualit saneamento.

 


 

Il premio conferito a Carmencita Tonelini è frutto dell'impegno di un gruppo di persone, italiane e brasiliane, tese a cercare di rimuovere i tanti stereotipi ancora presenti sia qui in Italia che in Brasile.  L'obiettivo del premio è conoscere qui in Italia, come in Brasile, i nuovi talenti e progetti inediti fuori dai loro confini nazionali. L'idea   nasce dalla coordinatrice del gruppo, Sandra Bandeira Nolli, promotrice del Ponte Culturale tra Brasile e Italia rivolto in primo luogo agli italiani con la volontà di fare capire da questa parte dell'Oceano lo straordinario valore, i profondi legami, le radici che legano tanti brasiliani all'Italia, terra d'origine dei loro connazionali. 


 

Nel ringraziare per il premio la dottoranda Tonelini ha spiegato che il prezioso sostegno di Acque Bresciane  avrà un impatto positivo sul progetto: “In tre anni sará possibile replicarlo in 36 scuole sviluppando buone pratiche educative, volte a fornire acqua trattata per migliorare le condizioni di vita degli studenti e migliorare le condizioni infrastrutturali dei servizi igienico-sanitari di base. Questo farà la differenza per più di 15mila bambini”.

 

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