JACOPO D'AMICO: NOTE ITALIANE A TOLUCA

NOTE ITALIANE A TOLUCA 

 



 

di Generoso D’Agnese 

 


 «Abbiamo appena aperto una seconda pizzeria in un’altra zona della città e si chiamerà "La pequeña Italia". Vogliamo offrire piatti della cucina italiana a prezzi competitivi in un paese che pochi sanno essere il secondo consumatore mondiale di pizza». Iacopo D’Amico annuncia con una punta di malcelata soddisfazione l’apertura della sua nuova pizzeria, frutto di un progetto che lo ha portato in Messico alla ricerca del proprio sogno americano. 46 anni e una esperienza di lavoro in Irlanda dal 2015 al 2020, Iacopo ha scelto la terra degli Aztechi per sposarsi con la sua fidanzata messicana divenuta sua moglie nel 2020. Una scelta dettata dal cuore ma anche dalle esigenze logistiche, per intraprendere i progetti imprenditoriali e realizzare i propri sogni. «Il mio primo lavoro in Messico é stato quello di maestro d'italiano e di inglese on line per studenti messicani. Ciò mi ha permesso di interagire con i cittadini locali e di acquisire la padronanza della lingua spagnola per la quale avevo le basi avendola studiata all'università. Dopo alcuni mesi ho trovato lavoro come consulente finanziario in una compagnia d’assicurazione che mi ha permesso di lavorare da casa, in smart working. Ho avuto la fortuna di scoprire una paese dal patrimonio paesaggistico ricchissimo di montagne, laghi, foreste e spiagge incantevoli. La parte più conosciuta è sicuramente quella caraibica, ma ci sono altrettanto posti magnifici sulla costa occidentale come Oaxaca , Baja California o come Guanajuato con il suo museo delle mummie e scalinate panoramiche che conducono dal centro storico alla parte alta della città». 

 

L’imprenditore di origini abruzzesi ha scelto Toluca de Lerdo per dare corpo al suo sogno americano. La città di circa 750.000 abitanti è situata nel centro del Messico a poca distanza dalla capitale Città del Messico, nella Valle di Toluca, posta a ben 2668 metri sopra il livello del mare. Importante polo industriale e commerciale, è la capitale dello Stato del Messico (uno degli stati che formano la Confederazione messicana) e la sua altitudine elevata garantisce tutto l'anno alla città un clima gradevole e ideale per il settore enogastronomico all’insegna dell’italianità. «Certamente la mia condizione di migrante è molto diversa da quella di mio nonno materno, che partì alla volta del Venezuela. A cominciare dal livello di istruzione e per le condizioni socioeconomiche attuali. La mia è stata una scelta consapevole e ponderata, mentre mio nonno ė stato spinto dal bisogno di necessità di sostentamento di una famiglia numerosa di 7 figli che vivevano nel piccolo borgo di Navelli. 

 


Il mio impatto con il Messico è stato positivo avendo il privilegio di vivere con mia moglie messicana che mi ha guidato con pazienza lungo il processo di adattamento al nuovo paese di cui ho da subito apprezzato l’amabilità delle persone, la varietà e la ricchezza del cibo, e i paesaggi incantevoli». Pur apprezzando tantissimo il valore di alcuni aspetti importanti della cultura messicana, Jacopo non nasconde il suo orgoglio per le sue origini che, cerando di trasferirlo nel suo lavoro quotidiano con la valorizzazione di ricette della cucina italiana in generale e quella abruzzese in particolare. 
 «L’idea imprenditoriale è nata dal bisogno di trasmettere la cultura del mangiare sano e bene e di portare un pezzetto d’Italia in questa parte del Messico sconosciuta’ alla maggioranza degli italiani. Io sono l’unico italiano con un’attivita’ imprenditoriale nella citta’ e nei nostri due locali cerchiamo di far conoscere alla clientela alcune nostri piatti come la lasagna, i ravioli e il piacere d numerose pizze artigianali ma ci sono delle differenze sostanziali nel modo di mangiare che si riflettono nell’abbinamento degli ingredienti e delle proporzioni. I messicani sono abituati a mangiare in porzioni molto piu’ grandi che noi italiani e mescolano molti ingredienti sulla pizza ammazzando il sapore originario aggiungendo varie tipi di salsa e ketchup, che sono tutti ingredienti estranei alle pizzerie italiane DOC. Anche le insalate sono condite con diverse salse e l’olio extravergine d’oliva e sconosciuto ai più».

Commenti

Post più popolari