Laura Piccolotto LA GRECIA: NONOSTANTE TUTTO
Laura Piccolotto
LA GRECIA: NONOSTANTE TUTTO
LA GRECIA: NONOSTANTE TUTTO
di
Generoso D'Agnese
Nonostante
una crisi che morde i polpacci. Nonostante un paese in balia del disastro
economico. Nonostante un lavoro che potrebbe terminare dall'oggi al domani.
Nonostante tutto, Laura Piccolotto, giovane lombarda emigrata ad Atene, ha
deciso di resistere e di continuare a dare corpo alla sua scelta, maturata per
amore di un lavoro e di un desiderio di mettersi in gioco.
Non
ancora trentenne, Laura arrivò in Grecia per partecipare al tirocinio
dell'Istituto italiano di Cultura. Un'esperienza limitata a tre mesi prima si
trasformò in un impegno semestrale e poi diede vita a una scelta elaborata con
l'entusiasmo di chi sceglie di appartenere a un luogo.
"Ho
deciso di restare perché volevo imparare a vivere lontano dalle
certezze quotidiane della mia famiglia. Dopo diversi anni di vita vissuta in
Grecia posso dire di essere stata molto
fortunata. Ho trovato persone che mi hanno aiutata a livello umano e
professionale."
Laura
Piccolotto ha trovato il suo primo lavoro presso un'agenzia di viaggi. Nel giro
di poco tempo però è entrata a far parte della APPLE, per la quale lavora sulle
piattaforme "Itunes" in lingua italiana. Una professione conquistata
con il sacrificio e la volontà, mettendosi in gioco e lasciandosi dietro le
certezze di una vita tranquilla nella Brianza.
"Io
ad Atene sono felice nonostante le tante difficoltà che il paese attraversa.
Penso di poter dare anche un piccolo contributo nella comprensione di certe
dinamiche, potendo anche confrontare la nostra cultura del lavoro con quella
locale. Il guadagno e il denaro sono importanti ma è anche importante vivere
bene la quotidianità. Io ho incontrato e
incontro molte difficoltà ma mi sento serena, serenità e un po' del merito va
al diverso approccio alla vita che c’è in Grecia.”
La
giovane esperta in informatica non pensava di trovarsi, nel giro di poco tempo
nell'occhio del ciclone di una crisi senza precedenti. E ora guarda con occhio
obiettivo all'evoluzione di una realtà che si rivela sempre più complicata.
"Io
ho la fortuna di avere un lavoro affidabile anche se nulla in questo periodo è
davvero certo in Grecia. Penso che in Italia ci possa essere una buona ripresa
nei prossimi anni ma qui in Grecia, non saprei francamente come possa evolvere.
La mentalità locale è troppo poco propositiva nelle cose. Ora che il lavoro
c'e' me lo tengo, poi credo che arrivero' ad un punto dove dovrò davvero
decidere cosa fare".
4
anni intensi quelli vissuti dalla giovane brianzola nella capitale ellenica.
Aggrappata al proprio sogno di un lavoro lontano dall'Italia, a dispetto anche
di una serie di problemi fisici che avrebbero minato la sicurezza di altre
ragazze della sua età.
"I
miei amici sono davvero pochi. Ho 4 amiche fidate che non hanno legami tra
loro, nel senso che una lavora nella stessa azienda ma in un altro ufficio,
un'altra lavora in nell'ambasciata americana come diplomatica, un'altra per la
televisione greca e l'ultima, Eleonora Moretto è l'unica italiana e una delle
mie ex coinquiline con cui sono rimasta in contatto. Solo una ragazza è
greca 100% (Angeliki' Xaliatsou), Maria Martha Koutsoviti è grec-argentina e
Betsy Zouroudis è greco- americana).Loro sono persone carinissime però, a
volte, mi sento comunque da sola ma non da sentirmi male, perchè mi sentirei
alla stessa maniera se fossi in un altro paese..........mi sono resa conto che,
in realtà, tutti lo siamo.....c'è che qualcuno, forse, lo vive meglio o peggio.
Io non me la sento proprio di tornare in Italia anche se mi rendo conto che qui
la situazione non so davvero come potrà essere tra qualche mese. Ci sono
ospedali che non hanno materiale per operare, continui tagli, il costo della
vita che rimane alto e insoddisfazione della gente: tutti aspetti che non fanno stare tranquilli. Però
se poi devo mettere tutto sul piatto della bilancia, egoisticamente scelgo
sempre Atene!!! E questo ho cercato farlo capire anche alla mia famiglia.
La
mia famiglia sarà sempre al primo posto, non importa che io viva ad Atene,
Londra o Milano e cerco di far capire questo ai miei genitori che ancora non
riescono a comprendere del tutto il mio desiderio di rimanere. Questa
consapevolezza mi rattrista perchè è come se quello che mi sono
"guadagnata" in questa terra, lontana da tutti e senza l'aiuto di
nessuno, perda completamente di valore e lo abbia solo per me."
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