DA RAPINO A BUFFALO: L’EPOPEA DEI D’AMORE
DA RAPINO A BUFFALO:
L’EPOPEA DEI D’AMORE
Da
Camillo ad Anthony Valentine D’Amore:
storia di un’avventura familiare abruzzese
di Generoso D’Agnese
Aveva appena partecipato alla guerra
d’Etiopia e nell’anima aveva ancora tante cicatrici di guerra. Per questo
decise di guardare al futuro e di cercare un’opportunità per il proprio
futuro. Camillo D'Amore partì portando con sé la
medaglia al valore per atti di coraggio durante la guerra d'Etiopia, e lasciò
la nativa Rapino per andare in America. Arrivò a New York nel 1913 all'età di 24
anni, sapendo di seguire le tracce migranti di altri due fratelli, emigrati
l’uno in Australia e l’altro in Argentina. Camillo ritornò in Abruzzo dopo 10
anni e dopo aver fatto il servizio militare negli Usa, sposò la compaesana
Giacinta per poi ripartire di nuovo per l'America e non ritornare mai più.
A
tornare a Rapino, nel 1948,
in occasione di un matrimonio, fu però la mamma e nel
1989 il figlio Anthony Valentine D'Amore, nato a Lancaster e laureato in
Medicina. Anthony si specializzò in Psichiatria e ricordava alcune parole di
italiano per i due anni di studi all'università, i genitori parlavano poco
dell'Abruzzo perché quelli vissuti nel paesino alle falde della Majella erano
tempi duri e i ricordi erano quasi sempre dolorosi.
Il
Dott. D'Amore, secondo di 7 figli (tre dei quali morti da piccoli) fu attratto
dalla professione medica durante la guerra di Corea quando prestò servizio in
un ospedale militare. Finita la guerra si iscrisse alla facoltà di medicina e,
per pagarsi la retta, lavorò come guardia carceraria. Questo perché il padre
Camillo, meccanico presso l'Allied Chemical Dye, non poteva finanziare
l'università dei figli.
Preso
il dottorato in medicina, Anthony D'Amore si specializzò in psicologia
infantile. Cominciò a lavorare come psicologo di un distretto scolastico e
diventò un esperto di problemi mentali dei ragazzi, inclusi gli abusi di
stupefacenti e il ritardo mentale, tanto da ricoprire per tre termini la carica
di presidente dell'associazione dello stato di New York. Membro del Consiglio
dell'Igiene Mentale dello stato di New York fino all’ultimo giorno di vita, lo
psichiatra è morto a Buffalo nei primi giorni del 2018 lasciando 4 figli: MaryJo D'Amore, Thomas D'Amore, Lisa D'Amore e Marc D'Amore. Due di essi
sono avvocati assistenti al pubblico ministero per la città di Dallas (Texas) e
per lo stato dell’Arizona, una ha seguito la strada del padre ed oggi è
consigliere alla commissione statale dei non vedenti, mentre una figlia è
ingegnere chimico.
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