Nicola Perone: L’Archimede dell'Ostetricia di Houston con la passione per Gabriele d'Annunzio


Dal Texas, Perone scopre il lato sconosciuto del Vate

Di Dom Serafini


Abbiamo lasciato il dottore Nicola Perone nel 2005, dopo che "Il Messaggero" lo aveva intervistato nella sua residenza di Houston, Texas, in occasione del suo incarico di presidente della Societá degli Ostetrici e Ginecologi di Houston. Lo ritroviamo 15 anni dopo non come medico, bensí come autore di un libro su Gabriele D'annunzio che esplora un aspetto poco conosciuto del Vate, cioé il suo interesse verso l'America. Infatti il libro di 336 pagine s'intitola "D'Annunzio e l'America" ed é edito dalla Ianieri Edizioni di Pescara.
Il dottor Perone (foto) vive a Houston dal 1970, da quando ha lasciato la sua nativa Pianella all'etá di 9 anni, e nei suoi 50 anni di attivitá medica (dal 1973 nel privato e come professore all'Universitá del Texas), é stato piú volte riconosciuto tra i "Best Doctors in America".
Conoscevamo anche il dottor Perone come pittore, scultore ed inventore (ha brevettato un forcipe con controlli elettronici), ma non in qualitá di scrittore.
Questo é il suo primo libro generalista (in precedenza ha scritto tre testi di medicina), presentato ufficialmente a Pescara (dove abita suo fratello) lo scorso novembre. Il libro fornisce informazioni che non sono molto conosciute, come ad esempio il fatto che sia il fratello del Vate, Antonio, che il figlio del Vate, Veniero, si erano trasferiti a New York. Nel libro, Perone riporta di aver localizzato Gabriel D'Annunzio, il nipote del fratello Antonio, nello stato del Massachusetts e che il figlio Veniero ha avuto a sua volta un figlio, Gabriele Jr., nato in America.
"Ho parlato diverse volte con Gabriel, ma non conosco la sua etá", afferma il dr. Perone e aggiunge "in America non ci sono discendenti del figlio di Veniero, Gabriel Jr., che decise di tornare a Roma dopo la morte del padre, avvenuta a New York. I due figli di Gabriel Jr. sono Federico, che vive a Firenze, e Marco Antonio, che vive in Sud America".





L’ARCHIMEDE DELL’OSTETRICIA
di Generoso D’Agnese

 
Per chi arriva al Museum of Health and Medical Science di Houston, non è difficile
ammirare una bella scultura esposta all’ingresso e rappresentante Ippocrate. Il nome
dell’artista rimanda subito all’Italia permettendo al turista di trovare un’altra traccia del
talento peninsulare sparso nel Mondo. Quello di Nicola Perone non è tuttavia un nome
capitato per caso nei locali espositivi del nosocomio texano. Perone, di questa terra è
diventato un vero è proprio protagonista e la sua arte oscilla tra scultura, pittura, musica e
fotografia. Sempre con ottimi risultai. Eppure, tutti i risultati sono ben poca cosa se
confrontati con il suo genio professionale. Perché Nicola Perone non è soltanto un grande
medico, ma soprattutto un grande tecnico e inventore.
Nato a Pianella (centro collinare della Valle del Pescara, in Abruzzo) il 17 gennaio 1941,
Nicola Perone si sposò nel '79 ed è padre di due figli.
"Conseguita la maturità al liceo classico G. D'Annunzio  - spiega il prof. Nicola Perone -  mi sono trasferito a Roma, dove mi sono laureato in Medicina e Chirurgia e quindi specializzato in Ostetricia e Ginecologia, presso l'Università "La Sapienza". Nel '70 ho poi lasciato Roma per trasferirmi a Houston, in Texas per perfezionare i miei studi."
St. Joseph Hospital, e M.D. Anderson Cancer Center divennero la sua casa e nella
capitale dello Stato dalla stella solitaria, l’abruzzese scelse di intraprendere
definitivamente la sua carriera professionale.
 
Dal 1973 avviò la professione privata abbinandola all'attività didattica, quale Professore di
Clinica Ostetrica e Ginecologica presso l'University of Texas Medical School e quale
Direttore del programma di specializzazione in Ostetricia e Ginecologia del Memorial
Hermann NW Hospital.
Una cavalcata di successo, quella iniziata da Nicola Perone, che negli anni ha assunto il
ruolo di direttore sanitario del Parkway Hospital, di primario del del dipartimento di
Ostetricia e Ginecologia al Memorial Hermann Hospital Northwest, di professore di Clinica
Ostetrica e Ginecologia della University of Texas-Houston Medical School di Houston.
Votato interamente alla causa medica, l’italiano non ha però tralasciato i contatti con la
comunità italiana. Membro della NIAF, dal 2004 è il rappresentante del COMITES della
città texana, e a questa attività egli dedica la propria passione di italiano residente fuori dai
confini nazionali.
Ottenuta nel 1957 la cittadinanza onoraria della Contea di Bexar (San Antonio),
Perone ha ottenuto nel 1985 il premio speciale per l'insegnamento in Ostetricia
e Ginecologia conferitogli dalla Scuola di Specializzazione, St. Joseph Hospital,
Houston. Nominato Cavaliere al merito della Repubblica nel 98, il medico è stato
inserito nell’ America's Top Obstetricians and Gynecologists (2002), nel
Houston’s Top Docs for Women (2005) e nel Best Doctors in America (2005-
6). Anche l’Italia gli ha voluto il titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della
Repubblica Italiana, dimostrando gratitudine a un concittadino che all’attivo ha
numerose pubblicazioni scientifiche e che ha costruito la propria carriera
anche sulle intuizioni inventive.
Perone, negli anni ha dato infatti inizio a una nuova tecnica di accesso a vista per la
laparoscopia ginecologica e ha depositato come brevetto un calcolatore manuale per la
presunta data del parto, usando dati biometrici rilevati sonograficamente (SmithKline
Intruments, Inc.) . Infine ha creato un nuovo metodo per l’intervento di colposospensione
di Burch nell’incontinenza da sforzo .
Presidente dal 2006 della Houston Gynecological and Obstetrical Society, l’abruzzese è
anche membro dell’American College of Obstetricians & Gynecologists, dell’American
College of Surgeons, dell’ International College of Surgeons, dell’American Medical
Association, del Texas Medical Association, dell’Harris County Medical Society e
dell’American Institute of Ultrasound in Medicine, dividendo le proprie
giornate tra medicina e impegno in favore della comunità italiana del Texas.
E’ però la sua ultima invenzione, registrata con brevetto U.S. Patent 7,014,642 &
7,163,544 ad aver attivato un’ampia eco sulle sue indubbie doti di inventore biomedico.
Considerato grande innovatore nel campo della chirurgia laparoscopica Perone viene oggi
riconosciuto come l’inventore di un sistema computerizzato per il parto strumentale, il
forcipe elettronico, che ha ridotto quasi a zero il rischio di trauma infantile nell'utilizzo
dell'apparecchiatura.
Il forcipe esiste dal 1600 rimanendo nel tempo praticamente invariato. Il rivoluzionario
sistema di Perone ha invece cambiato radicalmente questo antico strumento di sala
operatoria, permettendo un parto più sicuro, riducendo drasticamente i rischi per il
bambino e tutelando anche l’ostetrico.
“Si tratta di un forcipe – spiega lo stesso Perone - con controlli automatici elettronici ed un
computer portatile, collegato ad un ricevitore. È praticamente identico a quelli attualmente
in uso, ma con delle modifiche quasi impercettibili ai manici, nei quali sono stati inseriti
meccanismi elettronici miniaturizzati che misurano, in tempo reale, la trazione esercitata
sul feto durante il parto strumentale e avvisano il medico con un apposito sistema
d'allarme se questa supera i limiti di sicurezza. Il sistema elettronico permette anche la
trasmissione al computer dei dati per consentire la registrazione e la compilazione di un
tracciato (partogramma strumentale), da inserire nella cartella clinica. Il manico è fatto in
modo da potersi facilmente agganciare alla parte inferiore, appositamente modificata, delle
branche dei forcipi correntemente in uso, con un sistema che ne permette l'innesto sicuro.
Questo consente all'ostetrico di usare il forcipe più idoneo alla situazione clinica, piuttosto
che doversi limitare allo stesso tipo per tutti i parti strumentali. Il nuovo forcipe eliminerà il
rischio di trauma fetale provocato dalla trazione eccessiva e, di conseguenza, contribuirà a
ridurre la vulnerabilità medico-legale dell'ostetrico.”


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