STELLA MUSI: UNA DESIGNER NELLA CITTA’ DEGLI ANGELI
UNA STELLA DEL DESIGN NELLA CITTA’ DEGLI ANGELI
di Generoso D’Agnese
Sul suo curriculum è scritto “Motion Graphics Designer” e “Narrator” ma non c’è la parola “Dream”. Eppure è proprio il sogno di lavorare negli Stati Uniti quello che ha spinto Stella Musi ad attraversare l’Atlantico per raggiungere la città degli Angeli e diventare una affermata professionista nel campo del Design. Ed è sempre il sogno il carburante che alimenta quotidianamente l’impegno di una giovane italiana che come tanti, è finita nella nuova diaspora dell’emigrazione italiana.
Nata a San Daniele del Friuli nel 1989, città famosa per il suo prelibatissimo prosciutto, Stella è arrivata in realtà in California per caso. Nel 2015 lavorava infatti a Expo Milano con Filmaster Events, uno dei leader mondiali della produzione di eventi, quando si presentò l’occasione di trasferirsi a San Diego, alla UCLA per specializzarsi nel Design della Comunicazione.
“Senza pensarci due volte - spiega Stella - sono partita per questa esperienza senza sapere con precisione a cosa sarei andata incontro. Una volta arrivata mi sono trovata in un mondo completamente diverso da Milano. La California è un luogo dove vengono create le tendenze culturali che tutto il mondo segue, dove si percepisce a pieno solarità e ottimismo e, cosa ancor più importante, le persone ti incoraggiano a seguire i tuoi sogni. Los Angeles in particolare è un crogiolo di culture, creatività, interessi, opportunità, che dà la possibilità di esprimere le proprie potenzialità e di partecipare a progetti ad alto livello”.
Da pochi mesi Stella ha iniziato la sua collaborazione di “Motion Graphics Design” con la Hypothesis Group di Downtown Los Angeles, un lavoro che ha fatto conoscere le qualità della Creativa nel panorama professionale degli Studios, con risultati lusinghieri.
“Ho sempre sentito molto la mia identità italiana nel mondo della professione. In Italia anche le agenzie più grandi non utilizzano nello svolgimento del lavoro una struttura gerarchica molto rigida. Mentre negli Stati Uniti ho trovato maggiore strutturazione per livelli. Il mancato coinvolgimento nei processi decisionali ai livelli più alti, si riflette spesso anche nel risultato progettuale, scegliendo strade più semplici e comuni. Il mio modo di fare Italiano è sempre stato molto sbarazzino e ribelle, andando a cercare di spingere il design verso forme più estreme e ricercate. Devo dire che all'inizio ho sofferto per questa modalità progettuale, ma ho imparato a gestire la comunicazione e far apprezzare la mia metodologia. Penso che questa diversa cultura del lavoro possa essere un apporto interessante nelle dinamiche aziendali”.
Dopo aver compiuto il primo balzo arrivando a San Diego, Stella ha affrontato il nuovo trasferimento a Los Angeles per dare sostanza al suo percorso professionale in una città che da decenni vive sotto le perenni luci dei riflettori.
“ Inizialmente a San Diego ho avuto diversi amici Italiani che mi hanno accolto al mio arrivo. Non conoscevo nessuno di loro prima di arrivare in California, ma siamo subito diventati una famiglia in cui ci si aiutava l'un l'altro. Quando mi sono trasferita a Los Angeles e' stato più difficile incontrare altri Italiani, però a Los Angeles ho trovato il gruppo Facebook "Italiani a Los Angeles" dove si può trovare sostegno per qualsiasi cosa da persone che come me devono muoversi in un mondo completamente diverso da quello che hanno lasciato. Alcuni chiedono informazioni sulle tasse, altri su case e affitti, altri ancora dove trovare il miglior prosciutto a Los Angeles! Questa associazione spesso organizza anche cene e aperitivi dove si possono conoscere altri Italiani”.
Divenuta apprezzata professionista del Design e della Comunicazione, Stella non dimentica le sue origini e le sue radici culturali che affondano in una delle terre più identitarie della storia italiana.
“Le mie radici culturali e la mia italianità, uniti alla mia attuale esperienza californiana, mi hanno fatto capire quanto sia importante avere dei sogni e degli obiettivi concreti per la realizzazione di se stessi nel lavoro e nelle relazioni umane. Questo però non può essere disgiunto da un impegno come parte attiva della società nella cura dell'ambiente e nell'interesse per il bene comune. Questo impegno può essere dimostrato anche con piccoli gesti quotidiani. La cosa importante che lega tutto questo e' il forte impegno personale e la presenza e attenzione nelle scelte”.
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