Matilde Sertaje Del Duca: UNA “CELESTE” VOGLIA DI LAZIALITÀ
Matilde Sertaje Del Duca
UNA “CELESTE”
VOGLIA DI LAZIALITà
di Generoso D'Agnese
Era il 25 maggio del 1995 quando nella sede della “Casa degli italiani” di Montevideo le famiglie Colafranceschi, Cerrone, Iglesias, De Castris , Franchi, D'Inverno, Fabbri, Crescentini, Sertaje, Colev, Bianchi, Cario, Del Duca, Affinitta, e Valente decisero di unirsi per fondare l’Associazione Centro Laziale in ’Uruguay. Chiamati in appello da Ennio Colafranceschi le famiglie di laziali o dei dei loro dice scendenti proveniente da tutta l’Uruguay affidarono allo stesso Ennio la presidenza del neonato sodalizio che oggi è guidata dalla presidente Laura Gardi.
“ Lo scopo dell' associazione è quello di mantenere vivo il sentimento di amore verso la regione Lazio senza che questi implichi un’azione intenzione di politica regionalistica nei confronti della Madrepatria Italia”
Virginia Matilde Sertaje Del Duca,
segretaria dell’associazione, riferisce con orgoglio della grande voglia di aggregazione che ancora unisce i laziali e che conta, nel sodalizio 791 soci.
“Del consiglio direttivo attuale fanno parte la vicepresidente Lidia Del Duca e con vari incarichi Fabiana Iglesias Valente, Vicenzina Mega, Cristina Gardi, Alessandro Iglesias Valente, Carlos Trinidad, Gabriela Gardi, Teresa Mega , Carlo Crescentini, Biancaluce Fabbri, Giuliana Savo e Paola Circelli.
Il nostro desiderio è che il Centro Laziale in Uruguay ci permetta di rafforzare i legami di amicizia fraterna e ampliare la conoscenza della cultura italiana in tutti le sue manifestazioni. Ci adoperiamo per proporre corsi di italiano, viaggi per giovani e anziani, per la realizzazione di eventi sociali a tema laziale e in collaborazione con altre associazioni amiche. Inoltre partecipiamo a tutti gli eventi organizzati dall’Ambasciata italiana in Uruguay con l’intento di continuare nella diffusione della cultura italiana in questo paese. E confidiamo nel sostegno della Regione Lazio, con la quale da anni tessiamo contatti di collaborazione”.
Virginia Matilde l’aria italiana la respira in casa a pieni polmoni. Figlia Lidia Del Duca Cirefice nata a Casalattico (Frosinone), la segretaria del Centro laziale ha ereditato dalla mamma la passione per l’Italia e dai nonni il bagaglio delle memorie storiche di famiglia.
“Quello che spinse i miei nonni di venire in Uruguay fu la guerra. Mio nonno Augusto Del Duca abitava vicino Montecassino e la distruzione totale del territorio spinse lui a altri cinque conterranei ad attraversare l’Atlantico per ricominciare una nuova vita in Uruguay.
Dopo due anni fu raggiunto da mia nonna Rosaria Cirefice Morelli e da mia madre che aveva appena due anni e mezzo. Il 18 dicembre del 1950 iniziò per i miei nonni la nuova vita di famiglia in Uruguay”.
Virginia, che rivendica con orgoglio lo status di italo-uruguagia ripercorre con commozione la strada intrapresa dai nonni, salpati alla volta di un paese senza conoscerne la lingua , e senza lavoro, senza una dimora ma confortati dall’aiuto di altri italiani.
“Alcuni
Italiani iniziarono lavorando la terra, mio nonno invece si propose come
muratore mentre mia nonna lavorava come donna delle pulizie. Mia madre invece
ha fatto da collante tra generazione italiana e uruguaiana, insegnando ai nonni
la lingua che lei apprendeva a scuola e intraprendendo l’attività di sartoria
che svolge tuttora. Ho avuto l’opportunità di venire in Italia due volte e per
me il primo posto da visitare era assolutamente il luogo in cui era nata mia
madre e da dove erano partiti i miei nonni. Mia madre è tornata a Casalattico
dopo 46 anni e quel ritorno è stato oltremodo emozionante, potendo lei
incontrare amici e parenti”.
Matilde Virginia, che svolge l’attività di sarta e fashion designer, non ha dubbi sulla propria identità italiana e nel centro laziale trasferisce la sua passione per la valorizzazione delle tradizioni italiane e regionali, siano esse culinarie o riferite agli usi e costumi del Lazio.
“Grazie al mio lavoro cerco di mantenere contatti con la moda italiana e il mio progetto sarebbe quello di poter aiutare a mantenere i valori e le usanze trasmesse agli Italiani in Uruguay in modo che possono connettersi con le loro radici e il paese di origine attraverso l'Associazione. Tutto questo senza mai venire meno alla gratitudine per l’Uruguay che ha accolto tanti Italiani che sono venuti in cerca di una nuova vita. Oggi abbiamo la fortuna di essere in contatto on line con tutti e di poter lavorare grazie alla tecnologia a uno scambio culturale costante tra i due paesi.
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